Una breve panoramica sui bookmakers autorizzati in Italia

Come potete vedere in basso abbiamo riportato un elenco dei principali bookmakers legali in Italia, che operano a mezzo di portale per la raccolta di scommesse online. Alcuni di essi sono marchi storici del nostro mercato (SNAI, Sisal, ad esempio) altri sono marchi del tutto nuovi che si sono affacciati nel nostro mercato provenedo da esperiene in altri Paesi  (come Leovegas, ad esempio); abbiamo scelto di parametrare e comparare solo alcuni bookmakers, tra i tantissimi che sono entrati nel nostro mercato sia basandoci sulla solidità, sia sulla tradizione, sia sull'innovazione che essi sono stati capaci di apportare in questo campo.

Alcuni tra questi bookmakers citati appartengono a quelli da noi preferiti: partiamo da William Hill che può vantare una tradizione britannica ed una solidità invidiabile, per passare da Snai  (uno dei nostri marchi preferiti, soprattutto per la completezza dell'offerta in tutti i segmenti dei giochi di sorte legali nel nostro paese), fino a giungere a marchi come 888 Sport o Betway che si sono contraddistinti soprattutto per la qualità delle promozioni e per la "freschezza" delle offerte.

In questi anni ci sono state poi anche delle "defezioni: alcuni operatori che si erano inizialmente interessati al nostro mercato, hanno poi deciso di abbandonarlo per scelte strategiche proprie: è il caso di PaddyPower od anche di Gazzabet (operatore tutto italiano nato nel 2014 e poi acquisito dal marchio SportPesa), e per fare un altro esempio anche di Bet-at-Home, operatore di origine tedesca che ha operato nel nostro mercato solo per pochi anni.    

Insomma crediamo che possiate scegliere tranquillamente nell'elenco sopra proposto senza pentirvi assolutamente!

Comparazione Migliori Bookmakers e siti scommesse autorizzati in Italia per il 2024

In principio era l'UNIRE, poi la SNAI.

In principio era l'UNIRE... Abbiamo deciso di cominciare con questa frase questa sezione dedicata ai bookmaker autorizzati ed ai siti di scommesse online in italia, per rimarcare come il fenomeno delle scommesse sportive sia sempre stato visto con estremo sfavore da parte dello stato.

Fino all'introduzione delle scommesse ippiche, avvenuta nel 1942, esse appartenevano tutte al novero dei giochi d'azzardo illegali. L'attribuzione all'UNIRE (L'UNIRE, Unione Nazionale Incremento Razze Equine, è stato, seppur "sui generis" il primo concessionario per le scommesse (ippichiche, ovviamente) a partire dal 1942.) della concessione per gestire le scommesse sulle competizioni ippiche ha sancito l'avvio di un processo ancora fortemente in evoluzione.

Le scommesse sportive in senso più ampio (ovvero non limitate al campo ippico) sono state introdotte in italia soltanto nel 1998, in concomitanza con i Mondiali di Calcio Francia 1998, con il decreto ministeriale 2 giugno 1998 nА 174, sotto il controllo dell'Amministrazione finanziaria dello Stato

A partire dal 2002, tutto il complesso dei giochi di sorte e delle scommesse sportive è passato sotto il controllo dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS), poi trasformata in ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli)

I primi operatori ad introdursi nel mondo delle scommesse sportive sono sicuramente "storici". Innanzitutto la SNAI, gia leader nel campo delle scommesse ippiche, è stato per lungo tempo quasi "monopolizzatore" del settore delle scommesse.

In seguito all'introduzione della possibilità di operare le proprie scommesse attraverso "alternativi" quali il telefono od internet, l'AAMS ha messo a disposizione in bando una serie di licenze aprendo quindi il mercato anche agli operatori stranieri, nonchè ad altri operatori italiani che avessero i requisiti per esercitare l'attività di bookmaker.

La materia è in costante evoluzione, cosicchè ci siamo limitati ad indicare i principali tra i bookmakers autorizzati alla raccolta telematica in Italia. Ci scusiamo per l'incompletezza delle informazioni fornite, ma la ratio di questo portale resta quella di indirizzare l'utente nel mondo delle scommesse online, verso gli operatori legalmente stabiliti in Italia.

Come riscuotere le vincite: piccolo vademecum

Una delle prerogative comuni alla maggior parte dei bookmakers che operano online, è quella relativa alla richiesta di una serie di informazioni all'utente iscritto telematicamente, nel momento della riscossione della vincita.

Si tratta per lo più procedure standardizzate e necessarie alla verifica dell'identità personale dello scommettitore al fine di poter inoltrare le somme spettanti senza incorrere in errori di alcun tipo.

Ad ogni modo è bene ribadire che, di solito, queste formalità vengono richieste una tantum; quindi, anche se la procedura è un po' noiosa, ci verrà richiesta solo al momento del primo incasso.

incassare le vincite

La procedura, ovviamente può variare a seconda del bookmaker utilizzato, ma i requisiti standard sono comuni a tutti:

- invio di copia di un documento di identità munito di foto (i dati ovviamente dovranno corrispondere a quelli con cui si è registrato il conto scommesse)

- indicazione della modalità di pagamento prescelta (si tratta normalmente di utilizzare forme che vanno dall'accredito su carta VISA/VisaElectron, al bonifico bancario, all'utilizzo di operatori telematici quali Paypal, Neteller, Moneybookers)

Ricordiamo inoltre che esistono limiti minimi di prelievo, e che essi possono variare a seconda del bookmakers prescelto. Tali limiti sono però ad ogni modo molto bassi (si tratta in genere di €.30 o €.50) e quindi non costituiscono ostacolo alla riscossione delle vincite.

Problema diverso è quello del costo della transazione: in alcuni casi, ad esempio nel bonifico bancario, il costo della transazione per l'invio del pagamento viene addebitato allo scommettitore, quando la somma richiesta è al di sotto di un limite di soglia (di solito abbastanza alto). Quindi se siete scommettitori abituali, amate piazzare scommesse diverse volte a settimana e su eventi anche di natura diversa, consigliamo di raggiugere nel proprio conto scommesse prima la somma necessaria a non vedersi addebitate le spese per l'invio del pagamento, e solo successivamente richiedere l'invio del denaro.